La maggior parte delle richieste che ricevo, e di conseguenza dei percorsi che conduco, sono di tipo individuale: persone che per vari motivi sentono di avere bisogno di uno spazio per sé e portano la propria domanda di aiuto.

Benché la richiesta sia personale e il percorso sia svolga in formato individuale, come terapeuta ad orientamento sistemico-relazionale svolgo il mio lavoro con il singolo paziente avendo sempre in mente il complesso sistema di relazioni – famigliari, amicali, ecc… – che circondano e che inevitabilmente influenzano ciascuno di noi, nel presente come nel passato.

Essere terapeuti sistemici lavorando con l’individuo significa quindi immaginarsi che la stanza di terapia sia simbolicamente affollata da molte più persone di quelle che realmente vi partecipano. Senza mai dimenticare l’unicità di ciascun individuo, con le proprie caratteristiche e singolarità, il focus verrà posto sulla persona all’interno delle proprie relazioni significative, e su come queste possano aiutare a spiegare ciò che è accaduto ed accade.